La spinta

La spinta
Ashley Audrain

Rizzoli, pubblicato nel 12 gennaio 2021
348 Pagine

"Sarò una buona madre?"
Ecco cosa si chiede ogni donna quando scopre di aspettare un bambino. È una domanda comune, ma per Blythe è diverso. Le donne della sua famiglia sono diverse, non certo accomunate da un naturale istinto materno. Blythe ha subito abusi e l'abbandono da parte di sua madre, che subì lo stesso trattamento a sua volta durante l'infanzia. È inevitabile per Blythe preoccuparsi di come sarà lei come madre.
Quando dal suo felice matrimonio con Fox nasce Violet, per Blythe è tutt'altro che semplice. La bambina sembra rifiutarla e legare solo con il padre. Crescendo Blythe inizia a notare strani comportamenti in Violet, nonostante Fox la veda come una bambina normalissima, e quando un bambino ha uno strano incidente al parco i sospetti di Blythe si fanno sempre più grandi.

La spinta è il primo romanzo di Ashley Audrain, ed è raccontato in prima persona da Blythe, come fosse una lunga lettera scritta al marito.
Il libro ha una forte carica di intensità. Assistiamo alla lotta di Blythe, che lotta per essere una brava madre, ma allo stesso tempo ha alcuni comportamenti discutibili nei confronti della figlia. Violet cresce con un atteggiamento sempre più ribelle, ma quello che il lettore si chiede è se lo si percepisce così perché si vede tutto con gli occhi di Violet, oppure se bisogna credere agli altri personaggi della storia.
È proprio su questo che l'autrice fa un lavoro eccezionale. Il lettore inevitabilmente tenderà a prendere per vera la versione di Blythe, ma in un angolino della sua mente continuerà ad avere quel dubbio.

Conosciamo il personaggio di Blythe in tutte le sue sfaccettature, e possiamo comprendere i suoi comportamenti grazie a piccoli flashback sulla sua infanzia, e sulla vita di sua madre di quando era piccola.
La spinta è un romanzo che pur non essendo un canonico thriller è dotato di un livello di suspense elevatissimo, di quell'aria inquietante che caratterizza il genere. Il lettore si ritroverà immerso in una storia scritta con uno stile narrativo travolgente, fino ad arrivare ad un finale che lo lascerà letteralmente col fiato sospeso.

La spinta
Ashley Audrain

Rizzoli, pubblicato nel 12 gennaio 2021
348 Pagine

"Sarò una buona madre?"
Ecco cosa si chiede ogni donna quando scopre di aspettare un bambino. È una domanda comune, ma per Blythe è diverso. Le donne della sua famiglia sono diverse, non certo accomunate da un naturale istinto materno. Blythe ha subito abusi e l'abbandono da parte di sua madre, che subì lo stesso trattamento a sua volta durante l'infanzia. È inevitabile per Blythe preoccuparsi di come sarà lei come madre.
Quando dal suo felice matrimonio con Fox nasce Violet, per Blythe è tutt'altro che semplice. La bambina sembra rifiutarla e legare solo con il padre. Crescendo Blythe inizia a notare strani comportamenti in Violet, nonostante Fox la veda come una bambina normalissima, e quando un bambino ha uno strano incidente al parco i sospetti di Blythe si fanno sempre più grandi.

La spinta è il primo romanzo di Ashley Audrain, ed è raccontato in prima persona da Blythe, come fosse una lunga lettera scritta al marito.
Il libro ha una forte carica di intensità. Assistiamo alla lotta di Blythe, che lotta per essere una brava madre, ma allo stesso tempo ha alcuni comportamenti discutibili nei confronti della figlia. Violet cresce con un atteggiamento sempre più ribelle, ma quello che il lettore si chiede è se lo si percepisce così perché si vede tutto con gli occhi di Violet, oppure se bisogna credere agli altri personaggi della storia.
È proprio su questo che l'autrice fa un lavoro eccezionale. Il lettore inevitabilmente tenderà a prendere per vera la versione di Blythe, ma in un angolino della sua mente continuerà ad avere quel dubbio.

Conosciamo il personaggio di Blythe in tutte le sue sfaccettature, e possiamo comprendere i suoi comportamenti grazie a piccoli flashback sulla sua infanzia, e sulla vita di sua madre di quando era piccola.
La spinta è un romanzo che pur non essendo un canonico thriller è dotato di un livello di suspense elevatissimo, di quell'aria inquietante che caratterizza il genere. Il lettore si ritroverà immerso in una storia scritta con uno stile narrativo travolgente, fino ad arrivare ad un finale che lo lascerà letteralmente col fiato sospeso.
Recensioni simili